La volontaria Gabriella è un’insegnate di matematica ormai in pensione.
Insieme all’educatore Thierry accompagna un gruppo di ospiti della RSD di Casa dei Ragazzi attraverso il laboratorio lettura.

Oggi ci racconta un progetto speciale, che ha molto entusiasmato i nostri Ragazzi.

L’idea di organizzare un lavoro su I Promessi Sposi è nata durante l’attività di lettura online sperimentata nel lockdown e portata avanti fino alla riapertura dei laboratori in presenza.
Questa modalità di presentazione dei libri e racconti da remoto era stata stabilita essenzialmente per due motivi: supplire, almeno in parte, all’interruzione delle visite alle biblioteche del territorio e consentire ai ragazzi, agli educatori e a me di continuare a vederci e salutarci almeno una volta la settimana.

È nato così il gruppo di lettura a distanza: una specie di cineforum, ma con i libri.
Ai ragazzi piaceva ascoltarmi mentre leggevo loro le avventure dei Pirati de “L’Isola del Tesoro” di Stevenson, dell’Uomo di Latta de “Il Mago di Oz” di Baum, delle “Piccole Donne” della Alcott, dei “Moschettieri” di Dumas, dei personaggi di Bianca Pitzorno e dei molti racconti di vario genere relativi alle diverse realtà che, nel corso del tempo, abbiamo imparato a conoscere.
Seguiva poi un semplice commento del testo, grazie all’aiuto dell’educatore.
Alla fine ci siamo imbattuti ne “I Promessi Sposi” della collana “I Classicini”: durante la lettura ci siamo accorti che i ragazzi erano davvero interessati alle vicende dei protagonisti e, avendo già deciso di non lasciare che l’ascolto rimanesse fine a se stesso, abbiamo pensato di approfondire l’argomento.
Ci siamo concentrati sui “Promessi Sposi” anche perché viviamo nei luoghi manzoniani: quel ramo del Lago di Como, il Resegone, il Convento di Fra’ Cristoforo, Pescarenico, il Castello dell’Innominato, la Casa di Lucia fanno parte da sempre della nostra storia e della nostra cultura.


Ne abbiamo parlato con i ragazzi ai quali, già durante la lettura a distanza, era stato assegnato un personaggio del romanzo scelto da loro stessi.
Quando è stato possibile riprendere l’attività in presenza, unitamente all’educatore, è cominciato il lavoro di preparazione e di allestimento dei cartelloni di sintesi.
Ci siamo chiesti con quale modalità rappresentare l’opera del Manzoni con uno sguardo d’insieme facilmente interpretabile, ed ecco l’idea: i ragazzi hanno colorato le fotocopie relative al loro personaggio, le hanno posizionate in cerchio attorno al titolo del testo sul cartellone e insieme abbiamo evidenziato gli aspetti salienti del loro carattere.
È poi nata la discussione: ma come si sono comportate queste persone nel romanzo? Cosa hanno fatto di così importante? Perché noi le ricordiamo?

Abbiamo quindi raccolto su un altro cartellone le azioni principali che essi compiono nel corso del romanzo, sequenziandole mediante un diagramma di flusso, in modo da fissare un percorso parallelo al testo.

Con le fotocopie delle illustrazioni dei momenti e delle situazioni principali e più caratteristiche del racconto è stato poi allestito un ulteriore cartellone di sintesi, che rappresenta la trama vera e propria del romanzo.
Con poche, ma significative, frasi i ragazzi hanno composto delle didascalie che sono state scritte accanto alle figure, rappresentando così il racconto.


È previsto poi un quarto cartellone, che raccoglierà le fotografie scattate durante le uscite per vedere dal vivo i luoghi manzoniani. Siamo già stati a Pescarenico e abbiamo colto alcuni riferimenti storici; seguiranno le visite guidate al Convento di Sabbioncello e al Museo Manzoniano di Lecco.


Per quanto riguarda vie, piazze, monumenti, edifici da vedere: nella nostra zona c’è solo l’imbarazzo della scelta!
Infine possiamo affermare davvero che questa attività è stata accolta volentieri dai ragazzi, che si sono dimostrati attenti e partecipativi in tutte le fasi di un lavoro non sempre facile, ma sicuramente sempre gratificante.