La Compagnia Teatrale di Casa dei Ragazzi IAMA Onlus ha sperimentato per la prima volta il role-play (o gioco di ruolo), una tecnica teatrale che consiste nel mettere in scena il ruolo interpretato da un compagno. Questo ci ha permesso di vivere in prima persona un punto di vista diverso e di “essere qualcun altro”.  Abbiamo lavorato sul tono della voce, sulle andature, su movimenti che non ci appartengono ma che possono diventare nostri. Prendendo spunto dai personaggi del nostro spettacolo: “I luoghi della mente”, abbiamo chiesto agli attori di pensare ad un personaggio, ad un nuovo ruolo che volevano portare in scena che non fosse il loro. Dopo un primo attimo di perplessità ecco che al professore cieco sono spuntate le ali da farfalla, il vento ha voluto sperimentarsi in un ballo anni 50, la segretaria dell’ufficio di collocamento si è trasformata in un pezzo di vaso danzante, un foglio di giornale ha indossato il mantello del folletto dei libri e molti si sono divertiti nel ruolo di “Mariolino” a caccia di gatti di polvere catturati e divertiti dal ritmo della musica.

Nonostante la difficoltà della proposta i ragazzi, senza neanche pensarci, si sono lanciati nelle improvvisazioni, sfidando le loro difficoltà e le loro paure sotto gli occhi stupiti ed emozionati degli educatori. Ecco il video con alcuni spezzoni di come è andata.

Il laboratorio teatrale viene svolto ogni settimana. Subito dopo la prima dello spettacolo di Arluno di Domenica 4 Febbraio, la compagnia si è ritrovata in un grande cerchio per far circolare i pensieri e le emozioni.

Ecco le parole dei ragazzi:
“𝑂𝑔𝑛𝑢𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑖 ℎ𝑎 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙 𝑝𝑎𝑙𝑐𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑑𝑖 𝑠𝑒́, 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑡𝑒𝑎𝑡𝑟𝑜 ℎ𝑎 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑢 𝑛𝑜𝑖 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑒, 𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑖𝑛𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑒𝑧𝑧𝑒 𝑒 𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑖.
𝐴𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑒̀ 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑓𝑎𝑟 𝑣𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑒𝑚𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑓𝑟𝑎𝑔𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀. 𝐿𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑒𝑎𝑡𝑟𝑜 𝑒̀ 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑜𝑖 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑒𝑚𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑒𝑑 𝑒𝑚𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑛𝑑𝑜𝑐𝑖.
𝐸’ 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑎𝑙𝑖𝑟𝑒 𝑠𝑢 𝑞𝑢𝑒𝑙 𝑝𝑎𝑙𝑐𝑜 𝑒 𝑠𝑎𝑝𝑒𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑑 𝑜𝑔𝑛𝑢𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑖 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑡𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀.
𝐴𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑏𝑏𝑟𝑎𝑐𝑐𝑖, 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑏𝑒𝑛𝑒 𝑎𝑙 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒, 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑑 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑜𝑟𝑔𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑖 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑖, 𝑎 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑜 𝑠𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖. 𝐴𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒, 𝑙𝑎 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎 𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑔𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑙𝑢𝑐𝑖”.
Questo il cartellone creato con le loro impressioni: