Letteralmente parlando, in italiano sarebbe il “Responsabile del caso”, in inglese è il Case Manager: colui che coordina, organizza e gestisce tutte le attività e situazioni di complessità che interessano la cura specifica di una persona malata o gravemente disabile.
Il ruolo nasce fin da subito con carattere manageriale negli Stati Uniti, durante gli anni ’70, e nel tempo ha registrato diversi “aggiustamenti”, dovuti anche a normative di tipo socio-sanitario nazionali e internazionali in continua evoluzione. Oggi si tratta di una mansione operativa che viaggia a cavallo fra l’ambito sanitario e quello sociale. Normalmente, infatti, tale professionista individua preliminarmente l’equipe di specialisti necessari per la cura del paziente, con nozioni di base quindi anche mediche, e poi si interessa della famiglia del “curato”, al fine di realizzare un servizio finale concreto, “cucito su misura” per ogni diverso caso specifico. Infine, ma non da ultimo, diventa una vera e propria figura di riferimento per il paziente e i suoi cari, che con continuità temporale funge da responsabile della buona gestione di tutti i processi di cura ed eventuale assistenza in corso.
In Italia il Case Manager è ancora numericamente poco presente seppur, quantitativamente parlando, in ascesa; ma in Francia, Inghilterra e Germania è un tipo di professione piuttosto diffuso. Dal punto di vista della formazione e istruzione necessaria, questi manager possono essere in possesso di lauree in Medicina, ma anche chi è laureato in Infermieristica, complici recenti corsi di formazione professionali specifici, sta riscuotendo ampio successo in termini di qualità del proprio lavoro svolto; così come numerosi educatori, psicologi e assistenti sociali.
Il case management diventa quindi utile per favorire la continuità assistenziale attraverso un processo collaborativo che, mediante la comunicazione e l’uso delle risorse disponibili, è volto alla programmazione, attuazione, coordinamento, monitoraggio e verifica delle opportunità e dei servizi per rispondere ai bisogni della persona.

L’uso di questo modello, inteso come coordinamento dei servizi socio-sanitari, aiuta a integrare in modo coerente i diversi contesti assistenziali, che il più delle volte non sono connessi tra loro: il Case Manager diventa pertanto referente per il paziente e ne sovrintende e coordina il piano di trattamento; operativamente per ogni condizione è stato sviluppato un protocollo per l’identificazione e la definizione del percorso assistenziale nei suoi dettagli. La stesura del piano individualizzato diviene un momento di incontro comune finalizzato all’aggiornamento e/o all’eventuale modifica del percorso assistenziale prestabilito in ambito multidisciplinare, sulla base delle nuove esigenze dell’ospite.

Il Case Manager in Casa dei Ragazzi IAMA Onlus

Da circa due anni, la figura del Case Manager prende parte all’interno della RSD di Casa dei Ragazzi: l’attribuzione di questa funzione è stata affidata a professionisti che già lavorano quotidianamente all’interno dell’equipe multiprofessionale (infermieri ed educatori). La sfida è quella di promuovere nuovi ruoli e/o funzioni, competenze specifiche nei professionisti, favorendo la crescita di figure di riferimento che all’interno dell’equipe siano garanti del percorso di cura per e con l’ospite, sia per gli aspetti clinico assistenziali-riabilitativi-educativi, sia per gli aspetti sociali del contesto di vita.
Ogni professionista segue 4 ospiti ciascuno in modo tale da garantire al meglio la soddisfazione dei bisogni, data la complessità assistenziale, utilizzando un approccio multidisciplinare e interdisciplinare; si permette pertanto una lettura olistica di ciascuna situazione di fragilità e di intervenire con un piano assistenziale personalizzato.
Il ruolo sta avendo un riscontro decisamente positivo in diversi ambiti: il professionista si sente e viene riconosciuto nel ruolo di referente sia da parte degli ospiti sia dalla rete familiare, mentre in termini di gestione delle informazioni si è riscontrata maggiore linearità e precisione. Inoltre, il Case Manager è in un certo senso anche un “economista”, in quanto deve saper razionalizzare, nel migliore dei modi, le risorse, di qualunque tipo esse siano (organizzative, di gestione del tempo ma anche economiche); si mette a disposizione per far sì che le esigenze degli ospiti vengano soddisfatte tenendo conto delle risorse disponibili. Per evitare sprechi e promuovere un migliore utilizzo delle risorse, il Case Manager deve garantire flessibilità, impiego efficiente delle risorse a disposizione, nonché una costante valutazione e monitoraggio degli esiti.
Il ruolo del Case Manager, attualmente ancora in corso di sperimentazione nella nostra struttura, non può che essere considerato un valore aggiunto di arricchimento e confronto, nonché di miglioramento organizzativo/gestionale avendo sempre come focus “la persona al centro”.
Benedetta Bressanelli – Infermiera della RSD Casa dei Ragazzi e Case Manager


LA PAROLA AI CASE MANAGER della RSD Casa dei Ragazzi IAMA Onlus

“L’essere Case Manager” significa prendere in carico l’ospite a 360° garantendone la continuità assistenziale. È una  salda figura di riferimento, oltre che una fondamentale figura di collegamento con la famiglia.
Francesco Spreafico

Io vedo la figura del Case Manager come uno strumento / un modello organizzativo che mi permette di gestire un mio ospite da più punti di vista : pianificazione / relazione diretta con il caregiver, monitoraggio/ rilevazione dei bisogni dell’ospite.
Ana Tudor

Per me essere Case Manager è esserci completamente per la persona assistita, in tutti gli ambiti della sua vita: significa non solo soddisfare i suoi bisogni assistenziali, ma anche quelli educativi, culturali e religiosi. Significa anche essere di supporto alla rete familiare e sociale, perché il Case Manager è un professionista su cui la famiglia, l’equipe multidisciplinare, ma soprattutto la persona assistita possono porre la loro fiducia.
Carlotta Caslini

Essere Case Manager significa adoperarsi quotidianamente per offrire all’ospite, in quanto Persona, e alla sua famiglia un accompagnamento personalizzato. Significa essere ponte tra la struttura, con la sua presa in carico multidisciplinare, l’ospite, con i suoi bisogni, e la famiglia. Significa essere punto di riferimento comunicativo e sostegno emotivo in una relazione di scambio,  riconoscimento e rispetto reciproco.
Marta Margutti

Essere Case Manager significa essere un punto di riferimento per l’ospite e per la sua famiglia. Significa avere in mente l’ospite nelle sue varie sfaccettature, saper accogliere, cogliere e ascoltare i suoi bisogni ed esigenze.
Clarissa Bassani

Essere Case Manager significa essere attenti ai dettagli che rendono unico ciascun Ospite e che si manifestano con sfumature all’interno della quotidianità. Questo permette che TUTTI vengano visti e ascoltati all’interno di una realtà tanto variegata.
Valentina Bonacina

Vivo il ruolo di Case Manager come un metodo di lavoro nuovo e una responsabilità importante nei confronti dell’ospite e della sua famiglia o di chi se ne prende cura; essere Case Manager è anche, specialmente in alcune situazioni, essere “bussola” e figura rassicurante. Questo tipo di approccio è per me l’unione di lavoro tecnico e di conoscenza profonda della persona nella sua complessità: l’integrazione di metodo e sguardo umano, in una cornice di professionalità.
Federica Casati

Si tratta di un ruolo complesso, e non sempre facile da agire, ma allo stesso tempo arricchente dal punto di vista professionale, dato che è molto trasversale. Infatti nella quotidianità di tutti i giorni della vita in struttura mi impegna su più fronti: umano, relazionale, educativo, sociale e amministrativo.
Thierry Averna

Essere Case Manager è:
–  saper interpretare e facilitare il soddisfacimento delle richieste degli ospiti
–  prendersi cura dell’ospite e dei rapporti con la sua famiglia in ogni ambito
–  vedere l’ospite come individuo e mettere al centro del rapporto e del lavoro, con e su quell’ospite, le sue esigenze.
Giulia Bonanomi

Sitografia:
https://www.morningfuture.com/it/2019/10/30/case-manager-gestione-complessita/
https://www.cliclavoro.gov.it/primo-piano/Pagine/machelavoroe-il-Case-Manager.aspx
https://www.nurse24.it/specializzazioni/infermiere-case-manager-importante-agente-di-cambiamento.html
https://associazioneitalianacasemanager.it/chi-siamo/
https://nursetimes.org/quis-est-hic-un-importante-risorsa-per-la-qualita-delle-cure-erogate-l-infermiere-case-manager/339