Una bella notizia! L’articolo scritto da Marta Mozzanica, la Capo Area Programmi educativi di Casa dei Ragazzi, pubblicato in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità 2020 è stato selezionato ed ora è parte di un libro intitolato  “Mi ricorderò per sempre” – voci, sguardi ed emozioni dall’interno delle RSA lombarde durante la pandemia.

Alla nascita di questo libro ha collaborato Uneba Lombardia, nella figura della Consigliera nazionale e Responsabile della formazione Paola Cattin ed è pubblicato dall’Editrice Dapero.

Il titolo del racconto di Marta ci piace molto, perché riesce a riassumere quello che il periodo dell’emergenza epidemiologica è stato, ed è tuttora, per molti di noi: 2020: quando la fragilità dei più fragili è diventata la normalità di tutti”.
Il suo brano è un intenso ricordo degli eventi, delle sensazioni ed è dedicato a Ciccio, che ci è stato portato via proprio quell’anno.

Ricorderò per sempre il momento in cui mi hanno chiesto di scrivere un articolo in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità, a dicembre 2020 – scrive Marta nel cappello introduttivo – i ricordi erano ancora freschi, nonostante fossero passati mesi da quel terribile marzo, quando improvvisamente tutto cambiò.

C’erano già state molte occasioni, riunioni formali perlopiù, per raccontare cosa era successo, ma scrivere, si sa, è come imprimere la propria impronta sul cemento.

Con un po’ di commozione torno a leggere quanto ho scritto a distanza di un anno, perché i ricordi si muovono ancora veloci e, talvolta, toccano corde delicate.

Nella nostra RSD, nel pieno della vita pulsante e frenetica che ci caratterizza, il virus è arrivano subito, e troppo velocemente ha portato via uno degli ospiti storici, un uomo allegro e pieno di vita. Contemporaneamente si sono ammalati ospiti ed operatori, me compresa. Il virus, fortunatamente, di noi non ha preso più nessuno, ma ha cambiato così tanto la nostra vita che ormai è diventato parte della nostra comunità.

Ripensando a lui che non c’è più, al nostro allegro, esuberante Ciccio, ripropongo dunque l’articolo che scrissi e pubblicammo il 3 dicembre 2020, mentre ci preparavamo per la prima volta a far trascorrere le festività natalizie tutti insieme, senza tornare a casa. Lo ripropongo nella sua interezza perché ritrovo ciò che storicamente siamo e ciò che recentemente siamo diventati.

Le nostre giornate hanno ripreso ad essere movimentate, e ci siamo (quasi) abituati alle mascherine, le visite programmate, i rientri a casa a singhiozzo, gli screening periodici. Ma ciò che è iniziato quel marzo 2020 ci lega ancora insieme, una corda invisibile che risuona quando viene toccata, e vibra con mille sfumature dentro ognuno di noi.

Per maggiori informazioni sul libro: https://www.uneba.org/la-pandemia-nelle-rsa-uneba-in-lombardia-il-nostro-racconto-in-mi-ricordero-per-sempre/