Il 24 gennaio ricorre l’International Day of Education istituita nel 2018 dalle Nazioni Unite, una giornata per ribadire l’importanza di un’istruzione e un’educazione per tutti: senza distinzione di genere, di etnia e provenienza geografica ma anche in contrasto con fenomeni culturali/territoriali che ne impediscono l’attuarsi (povertà, immigrazione, guerre, calamità, …).

In inglese il termine “education” racchiude in sé sia i processi di istruzione prettamente scolastica che i processi educativi intesi come processi di cura, volti alla valorizzazione della persona nella propria individualità.  Processi di cura fondamentali per aiutare i ragazzi ad incuriosirsi sempre più al mondo e all’altro.

Il CED La Casa di Sophia è uno spazio di vita dove lo “stare insieme” e il “fare” diventano strumenti educativi concreti, incontra infatti ogni giorno bambini e ragazzi, dai 6 ai 18 anni, e loro famiglie e affronta con loro le nuove sfide educative.

Infatti dal nostro piccolo osservatorio incontriamo nuovi fenomeni di sofferenza, “nuove” fatiche manifestate dai ragazzi, che diventano nuove sfide per i genitori, operatori e per la comunità in senso ampio.

LE NUOVE SFIDE DI QUESTO TEMPO

Oggi, nel nostro territorio, non andare a scuola (a volte collegato anche ad un ritiro sociale e/o ad un uso improprio di internet e device), in molte situazioni, diviene sintomo di una sofferenza personale.

Dopo l’esperienza Covid 19, sono aumentati notevolmente i casi in cui ragazzi, anche giovanissimi (già alle elementari), si rifiutano categoricamente di frequentare la scuola e, spesso, di vivere esperienze socializzanti nella propria comunità, come attività sportive, feste di compleanno, o anche giornate al parco. “L’attacco” alla scuola diviene un attacco al sé, al proprio corpo sociale, soprattutto in territori come il nostro dove la scuola, garantita e diffusa, rappresenta il contesto primario di socializzazione con i propri pari e costituisce una delle agenzie educative maggiormente in prima linea.

Talvolta questo fenomeno si intreccia con l’abuso di tecnologia, social media o gioco online.

L’uso della tecnologia, dei social e dei giochi online può essere inteso come un tema ormai trasversale nella vita dei figli della nostra epoca e diviene, per noi, una delle principali sfide educative che come adulti di oggi dobbiamo necessariamente affrontare. L’onda del digitale, con tutte le sue diramazioni per adulti, ragazzi e bambini (anche piccolissimi), ci ha travolti tutti quanti ed è impensabile che questo non incida sullo sviluppo delle nuove generazioni. Considerare l’influenza della tecnologia nelle nostre vite – affinché non diventi dipendenza e rifiuto del mondo esterno – comporta una vera e propria competenza sociale necessaria per muoversi oggi in questo mondo.

A tal proposito, Telefono Azzurro, nella sua analisi “Essere Cittadini Digitali”, sottolinea: “Dobbiamo reimparare, come adulti, a metterci accanto ai ragazzi e accompagnarli in un percorso di maturazione del giudizio critico che deve seguire dinamiche (e velocità) differenti rispetto al passato”. (n.d.r. L’iniziativa fa parte di un più ampio progetto sulla Cittadinanza digitale. https://cittadinodigitale.azzurro.it)

Come operatori di Casa di Sophia ci siamo attivati, già da qualche anno, verso la possibilità di definire un pensiero rispetto a queste tematiche educative e ci stiamo aggiornando affinché i nostri ragazzi possano essere accompagnati in maniera consapevole nell’acquisizione di una competenza digitale “sana”.

E rispetto a ciò ci risuona particolarmente l’affermazione dello psichiatra infantile francese Serge Tisseron: “Il problema degli schermi – come qualsiasi altro problema educativo – non si risolve una volta per tutte, adottando filtri di navigazione o decidendo di non acquistare il cellulare per il proprio figlio. Serve pazienza, tempo, capacità di lettura dei fenomeni, disponibilità ad affiancare il bambino crescendo insieme a lui”.

CRESCERE INSIEME

Come quotidianamente ci proponiamo di assolvere a questo mandato in Casa di Sophia? Stando in primis accanto ai nostri ragazzi e proponendo loro momenti di riflessione, laddove ve ne siano gli elementi, ma anche proponendo momenti in cui la tecnologia viene usata in maniera funzionale ad uno scopo condiviso… come il cercare informazioni per andare insieme ad un museo, in treno, e pianificare l’esperienza, alternati a momenti di socializzazione priva del mezzo tecnologico.

Nel nostro stare insieme, qui presso il Centro di Olgiate Molgora, prevale il gioco condiviso che sia esso in scatola (che negli anni hanno rafforzato amicizie e ha dato la possibilità di discussioni vivaci), motorio (calcio, basket, bowling…) o di finzione (storytelling, giochi di ruolo…)! Non mancano poi momenti di condivisione quotidiana come il pranzo e la merenda e i laboratori a tema.

Ormai storico è il nostro laboratorio artistico-teatrale del Kamishibai (il teatrino di cartone di origine giapponese) che si aggiunge al laboratorio “autonomie” dove i ragazzi progettano e realizzano uscite nel nostro territorio e al laboratorio di lettura animata per i più piccolini che, questa settimana, ha avuto il piacere di ricevere un super ospite: Barbamiele!

Anche i momenti in Fattoria e all’aria aperta contribuiscono a consolidare i gruppi e a fare esperienze concrete che permettono di sperimentarsi e sperimentare possibilità di cura di fiori, piante e animali come asini e cavalli.

Quest’anno per rispondere alle nuove sfide educative, il Centro Educativo Diurno La Casa di Sophia sta lanciando un nuovo spazio – COMPITI INSIEME! – nel quale bambini e bambine, ragazzi e ragazze dai 6 ai 14 anni possono svolgere le loro attività di studio secondo i propri tempi e le proprie modalità di apprendimento, venendo accompagnati e accompagnate nell’acquisizione di un metodo di studio personalizzato, grazie alla presenza di un’equipe di professionisti, che oltre all’affiancamento compiti proporrà laboratori creativo/espressivi per imparare a conoscere sé stessi, gli altri ed il mondo che ci circonda.

Contatta la nostra equipe per scoprire le modalità di accesso ai vari servizi del CED La Casa di Sophia: scrivere a casadisophia@casaragazzi.it o telefonare al numero: 039.9910000.