Il 2023 rappresenta un anno che, nella storia della nostra Associazione, sarà ricordato con particolare emozione: i cinquant’anni di attività vengono a corrispondere con l’opera della nuova residenza “una tappa … di sviluppo e di crescita di Casa dei Ragazzi – dichiara il Vicepresidente Enrico Lodigiani –  che parte dal lavoro di chi ci ha preceduto e che noi ci siamo impegnati a portare a buon termine: una vera e propria pietra miliare all’interno della vita del nostro Ente”.

In questa riflessione su quanto stiamo vivendo, tra passato e presente, ci siamo interrogati su quali parole potessero esprimere al meglio il percorso fatto. La risposta che abbiamo trovato e che abbiamo scelto perché più adatta a rappresentarci, più vicina alle nostre corde, è quella di un intreccio di voci e sguardi, che ha preso progressivamente forma grazie alle diverse testimonianze raccolte in questi mesi: dalla Prof.ssa Ada Maria Bencini tra le fondatrici con la Prof.ssa Maria Ferrario Barilli, all’ex Direttore Gianfranco Montecchio con l’attuale Direttrice Dott.ssa Donatella Puccia, dal Ragionier Osvaldo Chiarelli ex responsabile amministrativo alle persone che ancora oggi collaborano con noi: Sarah Leveraro, educatrice – coordinatrice CSE, il dottor Stefano Mozzanica, Direttore sanitario, Barbara Spreafico, Educatrice CSE, Vera Valagussa, OSS presso la RSD e Francesco Valsecchi, Direttore della Fattoria.

A partire da oggi, avrà inizio il video-racconto Casa dei Ragazzi IAMA Onlus: una storia di cura, la cura della persona, oltre la disabilità che ci accompagnerà per i prossimi mesi. Un puzzle di ricordi, esperienze, volti che hanno accettato di condividere il loro pezzo di strada vissuto con il nostro Ente, come ha fatto Patrizia Fumagalli “…sono arrivata che avevo 24 anni ero giovanissima non ero sposata né niente. Sono andata via a 58 anni, nel 2021 che ero già nonna, per cui sono stata qua tanto tanto tempo …in guardaroba, nel mio regno lo chiamavo… i ragazzi ti danno l’anima … ti prendono veramente il cuore… io ho lasciato veramente il cuore qua”.

O come Gabriele Pozzoni che ha “prestato servizio…per oltre trent’anni in qualità di operatore socio sanitario e ho terminato …circa due anni fa ma continuo con la mia presenza da volontario…Diciamo che la grossa gratificazione che mi è venuta, è proprio dagli ospiti … mi hanno dato veramente tanto.”

Una storia coraggiosa e innovativa per i tempi in cui è iniziata, di conoscenze e competenze che la stanno alimentando, una storia che mentre si dispiega guarda al domani: “Dal momento in cui mi sono assunta la responsabilità di entrare nella gestione della Casa dei Ragazzi Onlus – ripercorre la Presidente Elena Rolandi –  mi sembra che il mondo sia cambiato velocissimamente. Ci siamo ritrovati a partire dal 2015, con due realtà, di cui l’attuale Onlus è l’esito, che affondano le radici nel passato, improvvisamente catapultate nell’anno 2020. Questi anni per me sono stati molto di insegnamento: ci siamo infatti ritrovati a maneggiare qualcosa di prezioso che ci era stato lasciato come frutto di tantissimo lavoro e abbiamo dovuto traghettarlo, e lo stiamo traghettando tuttora, verso il futuro: in quest’ottica il futuro è già il nostro presente ci stiamo già lavorando soprattutto con la nuova residenza”

Con Casa dei Ragazzi IAMA Onlus: una storia di cura, la cura della persona, oltre la disabilità condivideremo ogni mese un incontro – con il quale desideriamo non solo abbracciare questi cinque decenni ma anche rappresentare tutti coloro che li hanno abitati, arricchiti e resi così significativi – perché una sola parola non basta per scoprirci e farvi entrare in quello che è il nostro lavoro quotidiano di cura e che ogni giorno portiamo avanti, con impegno e passione.