Nelle settimane scorse, per il laboratorio Turisti per caso, alcuni ospiti delle RSD di Casa dei Ragazzi IAMA Onlus sono stati accompagnati alla mostra “Divine Creature” presso il Museo Diocesano di Milano.

Divine creatureIl progetto, in collaborazione con ANFFAS, prevede dieci scatti che riprendono capolavori della storia dell’arte sacra dove i personaggi dei dipinti sono interpretati da persone con disabilità e dai loro famigliari. Alcune visite guidate sono state tenute da persone con disabilità che, come nel nostro caso, ci hanno accompagnato alla scoperta delle fotografie in mostra.

Per questo abbiamo scelto di chiedere ad alcuni ospiti di raccontare loro la giornata vissuta insieme, con le loro parole, il loro punto di vista e le loro emozioni.

Arrivare a Milano

Marcello: Siamo andati dalla Casa dei ragazzi in pulmino fino a Cologno alla fermata della metro, lì abbiamo preso i biglietti e siamo saliti su un treno per Milano. Prima abbiamo visto le case di Milano, poi siamo andati sottoterra ed è iniziata a salire tantissima gente, per fortuna che avevamo posto per sedere. Mi è capitato di salutare qualche persona seduta vicino a me anche se non li conoscevo.

Giuseppe: Durante il pezzo in metropolitana mi sono molto emozionato e mi veniva da commuovermi, un po’ per l’emozione e un po’ per la paura della velocità. Per fortuna gli educatori e i miei compagni mi hanno aiutato a tranquillizzarmi e mi sono rilassato.

Maurizio (Mao): Prendere la metro è stato molto divertente perché era veloce e per la gente che c’era.

Fabrizio: Abbiamo fatto un pezzo a piedi e mi è piaciuto tanto vedere i Navigli che non avevo mai visto. Erano puliti e c’erano tantissimi pesci.

Luciano: A me è piaciuto il pezzo a piedi per Milano perché l’abbiamo fatto in gruppo. È stato bello passeggiare per Milano tutti insieme.

Giancarlo (Jack): Mi è piaciuto tantissimo ritornare a Milano dopo tanti anni. Dopo un po’ che abbiamo camminato sui Navigli siamo arrivati al Museo Diocesano e siamo entrati.

La mostra

Jack: La mostra erano delle foto che rappresentavano episodi della vita di Gesù, e i quadri erano così belli che sembravano veri.

Pinuccia: A me sono piaciuti i quadri perché parlavano di tutta la vita di Gesù.

Marcello: Era proprio grande il museo. A me è piaciuto il quadro della nascita di Gesù, mi ha ricordato l’emozione del Natale.

Gli educatori

Per gli ospiti anche il viaggio è risultato un’esperienza memorabile, infatti alcuni si sono emozionati a salire a scendere sui diversi mezzi, come ad esempio la metropolitana che li ha divertiti e spaventati allo stesso tempo anche perchè molto caotica.

La mostra è stata veramente suggestiva e anche se un po’ intensa gli ospiti non hanno battuto ciglio perché molto incuriositi dai diversi quadri e dalle spiegazioni che le guide – persone con disabilità come loro – hanno fornito senza mai essere coadiuvati dagli operatori, rendendo la conversazione molto naturale e famigliare.

Poter offrire alle persone di cui ci prendiamo cura ogni giorno occasioni fuori dalla loro routine, scoprendo nuovi luoghi, cercando il bello nell’arte, nella città, passeggiando insieme, migliora il loro benessere psicofisico, stimola la loro fantasia e la loro creatività, aggiunge “bei ricordi” alle loro esperienze, in tutti i 5 sensi!